domenica 14 marzo 2010

Recensione: -Shutter Island-

Teddy Daniels è un agente federale incaricato di indagare sulla misteriosa scomparsa di una delle pazienti del manicomio criminale situato su di un isola. Ted però sembra cercare qualcosa di ancora più oscuro e pericoloso, un segreto che sembra essere conosciuto da tutti sull'isola. Crede infatti che il manicomio sia solo una copertura per mascherare le atroci operazioni ed esperimenti fatti al cervello dei poveri prigionieri. Ma i trascorsi dell'agende non gli permettono di fare sogni tranquilli e la verità non è mai sembrata così lontana...

Ho promesso a me stesso di essere più severo sulle valutazioni dei film che vedo perciò su questa pellicola di Scorsese sarò spietato: il film mi ha molto deluso. Riassumendo: l'inizio non è dei migliori ma si riavviva pian pianino catturando la mia attenzione per una buona mezz'ora, poi termina disastrosamente. Sembra che il regista abbia voluto calarsi nei panni del mitico Stanley Kubrick e il risultato è stato pessimo. Ci sono molte inquadrature che mi hanno ricordato "Shining" così come l'uso della musica in certe scene ma il tutto risulta troppo, troppo macabro. Dopo i primi 3 quarti d'ora avevo già capito come sarebbe finito il film perciò il finale è stata una palla allucinante; penso di essermi guardato l'orologio almeno una decina di volte aspettando ansiosamente i titoli di coda... Peccato perché con "The Departed" avevo finalmente rivalutato Scorsese ma con questo film si ritorna alla solita noiosa pellicola con protagonista il povero DiCaprio. Forse l'effetto che si voleva ottenere con questa pellicola era lo stesso del "Il Sesto Senso" ma in realtà l'effetto che ha provocato in me è stato quello lassativo...

Voto di Ale: 5.5

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